E’ stata approvata dal Consiglio dei Ministri la Legge di Bilancio 2018, una manovra da oltre 20 miliardi, che ora passerà al vaglio della UE e del Parlamento e che dovrà essere approvata definitivamente entro il 31/12.
Allo stesso tempo, il CdM ha dato il via alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 148 del 16/10/17 (“Disposizioni Urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”) che anticipa alcune misure previste dalla Legge di Bilancio.
Di seguito vogliamo informare brevemente su alcune delle misure di maggior interesse per imprese e lavoratori autonomi, con la premura di sottolineare che le stesse sono ancora suscettibili di modifiche da parte degli organi competenti.

Cartelle: riapre la rottamazione. Ma non per tutti.
Il citato Decreto Fiscale 148/2017, consente ad una ristretta platea di soggetti la riammissione alla “rottamazione delle cartelle” inizialmente introdotta dal DL 193/2016.
Le disposizioni introdotte riguardano tre specifiche fattispecie:
– I mancati pagamenti. La prima si rivolge ai soggetti che hanno presentato per tempo l’istanza di definizione agevolata (entro il 21 aprile 2017) ma che non sono riusciti a pagare una o entrambe le rate scadenti il 31 luglio e il 2 ottobre. Per tutti coloro che rientrano in tale ambito, è possibile sanare la posizione saldando entrambe le rate entro il 30 novembre 2017.
– Ripescaggio dei contribuenti non ammessi. Chi non è stato ammesso alla prima rottamazione perché, pur avendo dei piani in corso con l’ex Equitalia, non era in regola coi pagamenti delle rate al 31/12, può di nuovo presentare istanza entro il 2 gennaio 2018 mediante il modello che Agenzia delle Entrate – Riscossione predisporrà entro fine ottobre. Per essere riammessi bisognerà saldare entro il 31/5/2018, in un’unica soluzione, le rate non versate del vecchio piano di rateizzazione, di cui l’Ente comunicherà l’importo. A questo punto coloro che saranno riammessi potranno saldare il debito in definizione in massimo tre rate (non più cinque), con scadenza 30/9/2018 – 31/10/2018 – 30/11/2018.
– Le nuove cartelle. Nel terzo gruppo rientrano tutte le cartelle di pagamento affidate alla riscossione dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2017. Tali ruoli, esplicitamente esclusi dalla precedente “rottamazione”, potranno essere oggetto di istanza da presentare entro il 15 maggio 2018. Gli importi sgravati di sanzioni ed interessi di mora, potranno essere pagati in un massimo di 5 rate con scadenza 31/07/2018 – 30/09/2018 – 31/10/2018 – 30/11/2018 – 28/02/2019.

Bonus Assunzioni: tetto a 35 anni.
Viene introdotto per i datori di lavoro privati, uno sgravio contributivo del 50% per i primi tre anni di contratto a tutele crescenti, con un tetto massimo annuo di 3.000 Euro, per le assunzioni di giovani fino ai 35 anni. Tale età scenderà a 29 anni per le assunzioni dal 2019.
La percentuale di bonus salirà poi al 100% per chi assume studenti in alternanza/apprendisti “duali”, giovani e disoccupati al Sud e Neet (persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione) under-29.
Confermata poi la norma anti-licenziamento. L’impresa perde l’esonero se licenzia il giovane ed inoltre non può accedere allo sgravio laddove abbia licenziato nei sei mesi precedenti.

Proroga di Super ammortamenti e Iper Ammortamenti
Prorogati a tutto il 2018 i cosiddetti Super Ammortamenti per l’acquisto di beni strumentali, ma saranno pari al 130% del costo del bene e non più al 140% (tranne che per i software che resteranno ammortizzabili al 140%). Prorogati anche gli Iper Ammortamenti del 250% per beni strumentali “intelligenti”, interconnessi e in grado di mettere in comunicazione i macchinari dell’azienda, secondo il modello della smart factory.
Nessuna proroga, invece, per i super ammortamenti per le auto ad uso strumentale.
Ricordiamo che, allo stato attuale, i super ed ipert ammortamenti consistono nella possibilità di incrementare del 40% o del 150% la deduzione spettante per i beni strumentali, dal punto di vista fiscale.

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